mercoledì 20 aprile 2016

Materiali e pensieri... (di Fabio Romanini)

Cari amici,
vi elenco di seguito le letture da cui ho tratto gli spunti per le nostre chiacchierate:
- Ottiero Ottieri, Donnarumma all’assalto, Milano, Bompiani, 1959.
- Luciano Bianciardi, La vita agra, Milano, Rizzoli, 1962.
- Ottiero Ottieri, La linea gotica. Taccuino 1948-1958, Milano, Bompiani, 1963.
- Paolo Volponi, Memoriale, Milano, Garzanti, 1962.
- Paolo Volponi, La macchina mondiale, Milano, Garzanti, 1965.
- Primo Levi, La chiave a stella, Torino, Einaudi, 1978.
- Paolo Volponi, Le mosche del capitale, Torino, Einaudi, 1989.
Ci sono comunque molti altri romanzi che trattano di temi legati all’industria, e altri autori che non ho potuto leggere insieme a voi. Ma ci sono, a sorpresa, anche molti testi in versi. La poesia, che oggi quasi non leggiamo più fuori dalla scuola, è invece una miniera di riflessioni per la vita contemporanea, e anche sulla società industriale di qualche anno fa. Ecco un passo del lungo poema La ragazza Carla di Elio Pagliarani (1957):
(Alla ditta hanno detto alla signora
fa bene in officina, ma non è
affabile, e chi lo sa come la pensa?) Sì, e prende
ventiseimila con la contingenza.
In cui emergono i problemi del mondo del lavoro, vecchi ma in parte attuali: l’atteggiamento sul luogo di lavoro, l’ideologia politica, lo stipendio basso, ecc. È impossibile non commuoversi se lo si legge.
Se vi fa piacere, scrivetemi, o commentate questo post, riguardo a qualche lettura che fate e che riguarda questi temi. Oppure, più semplicemente, scrivetemi che cosa vi è piaciuto delle cose che vi ho raccontato: di sicuro, quando mi risponderete, terrò in mano soltanto la penna verde.
Vi ringrazio per l’accoglienza che mi avete riservato e per avere partecipato alle mie proposte. Io ho imparato tantissimo da voi e dal vostro lavoro... Sarà un’esperienza che avrà un posto importante sullo scaffale dei miei oggetti più importanti.

Fabio Romanini

martedì 5 aprile 2016

150 di lavoro: il video della seconda serata

La storia non è fatta solo di date, trattati o eventi; la storia la fanno le persone, con le loro vite.
Tullia Catalan ci ha accompagnato lungo un tragitto emozionante che ripercorre la storia del nostro Paese attraverso la prospettiva del lavoro. La ricerca dello storico, fra narrazione e memoria, solo in parte volge lo sguardo al passato...
L'incomprensione del presente cresce fatalmente dall'ignoranza del passato (Marc Bloch)

Il wordcloud della seconda serata (Tullia Catalan)